Non voglio certo dare ragione al Comitato di garanzia e a Salvini, ma mi domando come si fa a definire sciopero generale uno sciopero di tutte le categorie limitato alle regioni del centro Italia e di alcune categorie nel resto del paese?
E le altre quattro giornate di mobilitazione avranno ancor meno il carattere di astensione generale dal lavoro.
E ancora, se le cinque giornate di mobilitazione sono state programmate in preparazione di un vero sciopero generale a Dicembre, come dobbiamo interpretarle, come necessarie a scaldare e oliare i vecchi motori organizzativi un po’ arrugginiti di CGIL e UIL?
Oppure perché Landini e Bombardieri sperano, prima della quinta giornata, di essere convocati dal governo per una trattativa? Magari perché temono che i loro iscritti dimostrino poco entusiasmo all’idea di perdere giornate di lavoro, specialmente sotto Natale?
Sarà di sicuro un mio limite, ma francamente non riesco a comprendere una tale strategia. I vertici dei due sindacati parlano ogni giorno di manovra inaccettabile, le interlocuzioni con il governo sono fallite, si dice che i lavoratori e i pensionati non ne possono più, e poi si programma una iniziativa di lotta prudente e diluita come quella?