Lavoro
Cgil-Fiom, qualche fischio e un piccolo ponte
Il duello La confederazione e i metalmeccanici restano divisi, si è rotta l’unità del congresso. Ma il confronto Landini-Camusso a Rimini è stato tattico. Lei tende la mano: «Dateci i numeri del vostro voto e faremo una sintesi». Lui la sfida: «Cambierete con noi il Testo unico?»
Maurizio Landini e Susanna Camusso ieri al congresso Fiom di Rimini – Aleandro Biagianti
Il duello La confederazione e i metalmeccanici restano divisi, si è rotta l’unità del congresso. Ma il confronto Landini-Camusso a Rimini è stato tattico. Lei tende la mano: «Dateci i numeri del vostro voto e faremo una sintesi». Lui la sfida: «Cambierete con noi il Testo unico?»
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 13 aprile 2014
Antonio SciottoINVIATO A RIMINI
L’attesissimo duello mediatico, alla fine, non c’è stato: ma Fiom e Cgil restano divise. Sia Maurizio Landini che Susanna Camusso, alla chiusura del congresso Fiom di Rimini, hanno scelto di fermarsi all’osservazione reciproca, per tentare di non bruciare tutti i ponti. Con l’intesa tacita di ritrovarsi per il prossimo round al congresso Cgil, nella stessa città romagnola, dal 6 all’8 maggio. Il momento più teso è stato quello in cui la segretaria Cgil ha preso la parola, o meglio ha tentato. Arrivata al microfono, Camusso è stata coperta da una salva di fischi: arrivati da più parti del pubblico, durati...