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Chantal Akerman, a tra poco (a dopo)

Chantal Akerman, a tra poco (a dopo)da "Je, tu, il, elle"

Un ricordo In filigrana, nei suoi film si può leggere il profilo della sua famiglia di esiliati, di scampati ad Auschwitz

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 10 ottobre 2015
“Sono nata nel 1950, in una famiglia molto povera, ma nel dopoguerra le cose hanno cominciato progressivamente a migliorare, almeno nel mondo occidentale. Oggi invece è difficile immaginare cosa accadrà, dal momento che stanno cancellando tutto ciò che permette alle persone di vivere decentemente”. In un solo gesto, Chantal Akerman si situava nella Storia, e rendeva conto del mondo nella sua ingiustizia sempre più grande. Incontrare Chantal Akerman significava fare l’esperienza di una creatura speciale; con una forza fuori dal comune, capace di risollevare la produzione di un film dal vortice delle peggiori difficoltà; una creatura di una vulnerabilità immensa,...

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