Visioni
Chantal Akerman, filmare il segreto del tempo
Cinema Un libro di Ilaria Gatti con Alessandro Cappabianca sulla regista belga ne esplora la poetica in un contrappunto di voci. Il racconto dei film, stralci di interviste, i riferimenti a altri ambiti restituiscono la tensione della sua ricerca
Chantal Akerman
Cinema Un libro di Ilaria Gatti con Alessandro Cappabianca sulla regista belga ne esplora la poetica in un contrappunto di voci. Il racconto dei film, stralci di interviste, i riferimenti a altri ambiti restituiscono la tensione della sua ricerca
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 19 gennaio 2020
Tra le altre cose – il racconto limpido di film spesso inenarrabili, privi di trama, come intorpiditi in dilatazioni spazio-temporali, in fissità quasi catatoniche di macchina; rassegna di oggetti, luoghi, individui spaesati nel lancinante procedere del mondo; il riferimento ad altri ambiti (teatro, letteratura, video-arte); e una documentazione bibliografica e filmografica che va dai primi, topici cortometraggi alle installazioni a multischermo – quello che più colpisce nel libro Chantal Akerman. Uno schermo nel deserto di Ilaria Gatti, con la partecipazione di Alessandro Cappabianca (Fefè editore), è la sovrapposizione delle voci in un contrappunto che rilancia in continuazione la lettura. Appunto...