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Charles Mingus, furia e lievità

Charles Mingus, furia e lievitàCharles Mingus

Anniversari/Moriva oggi, nel ’79, uno dei grandi innovatori del jazz, irascibile, gentile, geniale Definito «una caldaia di emozioni», le sue musiche riflettevano un carattere terribilmente complesso. «Io sono tre», ricordava spesso. Il ricordo di un artista che continua a vivere, indignarsi, intenerirsi, inasprirsi anche 40 anni dopo. Nel suo «eterno teatro della coscienza»

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 5 gennaio 2019
Che fosse burbero e irascibile come braccio di ferro, pronto a scattare come una molla, a dispetto del corpaccione che si ritrovava, è dato appurato. Al più si possono ripercorrere le storie, che forniscono un ritratto dell’uomo che potrebbe anche apparire lievemente inquietante. GESTI INCONSULTI Charles Mingus detto (anche se lui lo odiava) Charlie, genio del jazz, scomparso a cinquantasei anni esattamente quarant’anni fa, il 5 gennaio ’79, aveva una personalità scissa su più faglie di confine. Era una persona complessa, capace di improvvise tenerezze e generosità inusitate, ma anche di ribollire di rabbia in una frazione di secondo, abbandonandosi...

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