Europa

Charlie Hebdo è un «bene comune»

Charlie Hebdo è un «bene comune»La marcia di Parigi a gennaio per Charlie Hebdo – Lapresse/Reuters

Lettera aperta su le Monde «Contro il veleno dei soldi, l'unico antidoto è diventare una cooperativa senza scopo di lucro, in cui i lavoratori decidano le sorti del giornale e garantiscano l'autonomia e il futuro di questa testata»

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 2 aprile 2015
Pubblichiamo questa lettera aperta del collettivo di «Charlie Hebdo» sulle difficili scelte successive al tragico attentato del 7 gennaio. Un esempio significativo, anche Oltralpe, dell’interesse per la forma cooperativa – di cui «il manifesto» è uno storico esemplare – come antidoto al conformismo e presidio all’autonomia e alla libertà dell’informazione. (m. ba.) «Charlie Hebdo non è più un giornale seguito da qualche migliaio di fedeli lettori, quel giornale che qualche nostalgico dichiarato confessava di non leggere più: «Charlie? Sì, lo leggevo quand’ero giovane». Diventato un simbolo globale, Charlie Hebdo oggi ha un’identità inscritta nella carne della squadra di superstiti che...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi