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ChatGpt non s’ha da fare, senza scienza democratica

rimediamo

Ri-mediamo La rubrica a cura di Vincenzo Vita

Pubblicato più di un anno faEdizione del 19 aprile 2023
Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto poche settimane fa la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani attraverso la piattaforma ChatGpt di proprietà della società statunitense OpenAI. Il manifesto ne parlò già lo scorso primo aprile con una serie significativa di contributi sul tema dell’intelligenza artificiale. Il Garante è stato tempestivo, introducendo nella discussione un ulteriore avanzamento rispetto alla strada tracciata dal Regolamento europeo sulla materia (2016/679), uno degli atti di maggior significato delle istituzioni di Bruxelles. Persino nel liberismo in voga negli Stati uniti il testo ha incrinato le logiche spietate e padronali...

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