Internazionale

Chelsea Manning in sciopero della fame

Chelsea Manning in sciopero della fameChelsea Manning, una delle fonti militari di Wikileaks

Wikileaks «A partire dalle 12:01 del 9 settembre 2016 e fino a quando non vedrò rispettati gli standard minimi di dignità, rispetto e umanità, mi rifiuto di tagliare o accorciare volontariamente i capelli; consumare cibo o bere, fatta eccezione per l'acqua e i farmaci prescritti, e rispettare le norme, i regolamenti, le leggi e gli ordini che non sono legati alle due cose che ho menzionato»

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 11 settembre 2016
Chelsea Manning, la ventottenne transgender che sta scontando 35 anni di carcere per spionaggio, ha affidato ad un comunicato pubblicato sul sito chelseamanning.org, una richiesta di garanzie scritte per poter ricevere la cura necessaria «prescritta dal medico per la mia disforia di genere». Chelsea è in carcere per aver fornito a Wikileaks migliaia di pagine di documenti militari classificati americani, dove si mostrava come gli Usa in Iraq avessero come target anche obiettivi civili; da quei leaks gli Stati Uniti ne erano usciti a pezzi. L’identità della whistleblower era stata resa pubblica da Adriananan Lamo ,«amico» di Manning, a cui...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi