Alias Domenica

Chevillot e l’avanguardia degli scultori

Chevillot e l’avanguardia degli scultoriAleksandr Archipenko, «Susanna», pietra, 1909, Pasadena, Art Museum

Catherine Chevillot, «La Sculpture à Paris 1905-1914», edito da Hazan Brancusi, Matisse, Picasso, Modigliani, il problema della plastica cubista... Il saggio è importante: mette a fuoco il ruolo della scultura (fino a oggi abbastanza indeterminato) nella «rottura» novecentesca. Facendo perno sul concetto di «influenza» come definito da Baxandall, esplora i «pro» e i «contro» della funzione-Rodin nelle esperienze di primo Novecento

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 10 settembre 2017
Quando, nel luglio del 1904, lo sculture rumeno Constantin Brancusi arrivava a Parigi, dopo un viaggio a piedi che sarebbe entrato nella leggenda, la scena artistica della ville lumière viveva da tempo una certa agitazione; per prender coscienza degli sviluppi delle nuove tendenze era necessario fare tappa proprio a Parigi. Henri Matisse, varcati i quarant’anni, proprio nel 1904 espone per la prima volta delle sculture al Salon d’Automne; e anche Picasso aveva iniziato a praticare la scultura in modo più deciso, dopo qualche prova nel 1902, stabilendosi definitivamente a Parigi nel 1904. Nel 1906 sarebbe arrivato anche Amedeo Modigliani e,...

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