Europa

Chi è Charlie, a 4 mesi dalla grande manifestazione?

Francia Scontro di interpretazioni a 4 mesi di distanza dalla grande manifestazione dell'11 gennaio contro gli attentati a Charlie Hebdo e all'Hyper Cacher. Il sociologo Todd: "un'impostura", "un flash totalitario". Dietro gli insulti, un dibattito tra intellettuali che mette in gioco libertà di espressione, appartenenza di classe, religione

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 5 maggio 2015
Chi è Charlie? A quasi quattro mesi dalla grande manifestazione dell’11 gennaio, tra Je suis Charlie, Je ne suis pas Charlie, Je suis Charlie, mais…, lo scontro sta diventando radicale. E’ un dibattito tra intellettuali, che non è più confronto di idee, ma scade in fretta nell’insulto reciproco, dove il “punto G” (la legge di Godwin, che riduce le argomentazioni dell’avversario ad apologia del nazismo) viene raggiunto in fretta. In un paese ossessionato dalla questione dell’identità, che sta attraversando una fase di dubbio profondo, l’interpretazione del senso della manifestazione dell’11 gennaio sta diventando un rivelatore di una spaccatura che attraversa...

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