Politica
Chi lo paga questo ponte? Il decreto ancora in bilico
Genova Ha già indicato Fincantieri, che non ha i requisiti, ora Toninelli dice che la scelta la farà il commissario. Il testo prevede che Autostrade debba mettere a disposizione del delegato le somme necessarie. Ma se non lo fa lo stato può anticiparle e la copertura va trovata
Genova, quel che resta del ponte Morandi, in basso il ministro Danilo Toninelli – LaPresse
Genova Ha già indicato Fincantieri, che non ha i requisiti, ora Toninelli dice che la scelta la farà il commissario. Il testo prevede che Autostrade debba mettere a disposizione del delegato le somme necessarie. Ma se non lo fa lo stato può anticiparle e la copertura va trovata
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 27 settembre 2018
A un mese e mezzo dal crollo del ponte Morandi siamo costretti a contare le ore, ieri sera alle 21.30 non era ancora arrivato al Quirinale il decreto Genova. Nemmeno il governo lo chiama più «decreto urgenze», il che risparmia almeno le ironie più facili. Ma non le gaffe, grazie al ministro Toninelli che ieri ha sentenziato: «Al massimo entro venerdì ci sarà la firma del presidente della Repubblica». Naturalmente non compete al ministro stabilire quando il capo dello stato deciderà di firmare per l’emanazione. Compito suo sarebbe quello di farlo arrivare, il decreto, sulla scrivania del presidente. Ieri sera...