Commenti

Chi non terrorizza s’ammala di terrore

Centri di ricerca a rischio attentati  A distanza di poche settimane dal sequestro di un filmato posseduto dagli attentatori di Bruxelles che riprendeva un esperto dei programmi di ricerca nucleare in Belgio, questa notizia sembra confermare […]

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 30 aprile 2016
A distanza di poche settimane dal sequestro di un filmato posseduto dagli attentatori di Bruxelles che riprendeva un esperto dei programmi di ricerca nucleare in Belgio, questa notizia sembra confermare che c’è una particolare attenzione verso quei luoghi dove è più facile asportare sostanze radioattive per compiere un attentato (centri di ricerca, laboratori universitari, fabbriche di sorgenti radioattive per scopi medici o industriali). Di queste località nel mondo ce ne sono migliaia e la maggioranza si trova in Europa con una concentrazione massima tra Francia, Belgio e Germania. Come affrontare il problema? Nel 2004 gli Usa hanno varato il programma...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi