Italia
Chi raccoglierà la frutta di Saluzzo?
Migranti, braccianti "storici" e italiani neo disoccupati in competizione dopo il crack da Coronavirus. «La precarietà del lavoro stagionale esige un sistema di collocamento». «Dobbiamo cogliere l’opportunità per trovare soluzioni ad antichi problemi»
Cuneo, 21 luglio 2018, manifestazione dell’Usb con centinaia di braccianti agricoli
Migranti, braccianti "storici" e italiani neo disoccupati in competizione dopo il crack da Coronavirus. «La precarietà del lavoro stagionale esige un sistema di collocamento». «Dobbiamo cogliere l’opportunità per trovare soluzioni ad antichi problemi»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 12 aprile 2020
C’è stato un momento in cui nel mondo dell’agricoltura il sistema è crollato sotto la spinta del panico: pochi giorni, quando la pandemia del Coronavirus imperversava. Ma facciamo un passo indietro, partiamo dal tempo in cui si prospettava la stagione più ricca di sempre. Era febbraio, gli alberi in fiore celebravano l’inverno più mite della storia recente. Saluzzo, cittadina del cuneese posta al centro del più grande frutteto d’Italia, guardava con ansia il meteo, incredula di fronte a tanta manna. Intorno al Pas, il centro di accoglienza per i braccianti che non trovano ospitalità nelle cascine – la legislazione non...