Economia
Chi si rivede: la recessione
Italia Ocse e S&P tagliano le stime di crescita. Il nostro Paese chiuderebbe il 2014 in pesante calo: -0,4%. Il governo ha la ricetta: «Superare l’articolo 18». Ma nel Pd resta la contrarietà della minoranza
/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2014/09/15/16eco1f01foto andrea sabbadini precari pomigliano arco fiat protesta 006906 – Andrea Sabbadini
Italia Ocse e S&P tagliano le stime di crescita. Il nostro Paese chiuderebbe il 2014 in pesante calo: -0,4%. Il governo ha la ricetta: «Superare l’articolo 18». Ma nel Pd resta la contrarietà della minoranza
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 16 settembre 2014
E così il governo Renzi non ha proprio pace. Ma soprattutto non ha pace l’economia italiana, che non c’è verso che si riprenda. Le ultime due “mazzate” vengono dall’Ocse e dall’agenzia di rating statunitense Standard&Poor’s, che vedono nero. In particolare, l’organizzazione internazionale (che ovviamente ha più peso): l’Ocse taglia violentemente le previsioni per il nostro Paese, portando il Pil di quest’anno a un -0,4%, rispetto al +0,5% pronosticato in precedenza. Sarebbe una bella botta: l’Italia che continua insomma a restare in recessione, non uscendo dalla spirale della crisi, come invece si era previsto fino a prima dell’estate. A questo punto...