Cultura
Chi Ta-wei, l’umanità si può salvare solo in fondo al mare nella favola cyberpunk
L'intervista Parla Chi Ta-wei, lo scrittore di Taiwan che ha appena pubblicato il romanzo «Membrana» per add editore. «Ho scritto la storia negli anni Novanta, quando pensavo di fuggire dalla realtà omofoba dell’isola. Ma poi le cose sono cambiate e sia io che Momo, nel libro, non ce ne siamo mai andati»
Particolare da «Stone of Youth» dell’artista taiwanese Cinyee Chiu
L'intervista Parla Chi Ta-wei, lo scrittore di Taiwan che ha appena pubblicato il romanzo «Membrana» per add editore. «Ho scritto la storia negli anni Novanta, quando pensavo di fuggire dalla realtà omofoba dell’isola. Ma poi le cose sono cambiate e sia io che Momo, nel libro, non ce ne siamo mai andati»
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 30 novembre 2022
2100. La terra è arida, parzialmente inabitabile e gli esseri umani si sono trasferiti altrove per sopravvivere. Non in un pianeta lontano, come ci si aspetterebbe da tanti racconti di fantascienza. No, in Membrana per sopravvivere hanno colonizzato i fondali degli oceani dove convivono con androidi e dilemmi identitari. Pubblicato e Taiwan nel 1995, e ora in italiano da add (pp. 20, euro 160), il racconto di Chi Ta-wei è un classico cyberpunk della narrazione speculativa cinese con talento predittivo e una declinazione queer che si inserisce in una tradizione aperta da Pai Hsien-yung nel 1983 con Crystal Boys, quando...