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Chiamata alle armi, la Nato mobilitata su due fronti
L’Arte della guerra Il piano Usa è chiaro: sostituire, totalmente o in parte, le truppe Usa in Iraq con quelle degli alleati europei, che verrebbero a trovarsi nelle situazioni più rischiose. Mentre sul piano orientale, per «difendere l’Europa dalla minaccia russa», si sta preparando l’esercitazione Defender Europe 20
L’Arte della guerra Il piano Usa è chiaro: sostituire, totalmente o in parte, le truppe Usa in Iraq con quelle degli alleati europei, che verrebbero a trovarsi nelle situazioni più rischiose. Mentre sul piano orientale, per «difendere l’Europa dalla minaccia russa», si sta preparando l’esercitazione Defender Europe 20
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 14 gennaio 2020
NATOME: così il presidente Trump, che si vanta del proprio talento nel creare acronimi, ha già battezzato lo spiegamento della Nato in Medio Oriente, da lui richiesto per telefono al segretario generale dell’Alleanza Stoltenberg. Questi ha immediatamente acconsentito che la Nato debba avere «un accresciuto ruolo in Medio Oriente, in particolare nelle missioni di addestramento». Ha quindi partecipato alla riunione dei ministri degli esteri della Ue, sottolineando che l’Unione europea deve restare a fianco degli Stati uniti e della Nato poiché, «anche se abbiamo fatto enormi progressi, Daesh può ritornare». Gli Stati uniti cercano in tal modo di coinvolgere gli...