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Chiara Fumai, sulle tracce di un remix autobiografico

Chiara Fumai, sulle tracce di un remix autobiograficoChiara Fumai, «The Book of Evil Spirits», 2015, Courtesy Archivio Chiara Fumai

Arte contemporanea L’Archivio Chiara Fumai, di recente nascita: l’opera della performer romana che ha prestato corpo e voce a una serie di fantasmi della maledizione freak, della radicalità femminista, di se stessa

Pubblicato 5 mesi faEdizione del 1 settembre 2024
L’opera di Chiara Fumai (Roma 1978 – Bari 2017) si inscrive in quel ventaglio di pratiche artistiche apparentemente effimere che in virtù della loro natura performativa appaiono legate radicalmente alla presenza del corpo dell’artista e alla concertazione di atmosfere irreplicabili. Anche esperienze tanto sfuggenti, tuttavia, disseminano nel loro farsi una moltitudine di tracce che, al mancare dell’artista, spostano il baricentro su un’assenza originaria e irrisolvibile, facendosi espressioni di un magnetismo che le impone allo sguardo di chi le incontra, e che invoglia ad approssimarsene per comprenderle a fondo. Nata a Roma, Fumai trascorse l’adolescenza in Puglia per poi trasferirsi a...

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