Alias Domenica
Chiaromonte, un irregolare al tempo della malafede
"Nicola Chiaromonte. Una biografia" di Cesare Panizza, Donzelli Compagno di liceo di Majorana, amico di Moravia, Alvaro, Carlo Levi, si oppose al totalitarismo in favore della libertà individuale
Carlo Levi, "Valle delle grotte", 1936, Polo museale della Basilicata, Museo del Palazzo Lanfranchi
"Nicola Chiaromonte. Una biografia" di Cesare Panizza, Donzelli Compagno di liceo di Majorana, amico di Moravia, Alvaro, Carlo Levi, si oppose al totalitarismo in favore della libertà individuale
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 25 marzo 2018
«In nessun tempo, per quanto oscuro, in nessuna condizione, per quanto desolata, l’uomo ha il diritto di non credere a ciò che è nell’uomo, al meglio, insomma; che il meglio può essere; e di non pensare ed agire in armonia con questa certezza. Può accadere che non riesca più a crederlo, come accade che l’individuo disperi di sé, ma bisogna saper riconoscere che ciò è debolezza e mancanza di vitalità». Sono parole di Nicola Chiaromonte (1905-1972), tratte dal libro postumo Il tarlo della coscienza (’92), che si configurano come un vademecum del suo itinerario esistenziale, contrassegnato da una forte valenza...