Europa

«Chiedo perdono ma non mi dimetto». BoJo si fa scudo con la guerra

«Chiedo perdono ma non mi dimetto». BoJo si fa scudo con la guerraBoris Johnson fuori dal n.10 – Ap/Alastair Grant

Regno unito Partygate, il premier multato per le feste in lockdown. Giovedì si discute la mozione labour per deferirlo al Comitato disciplinare

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 20 aprile 2022
Sono mortificato, talmente mortificato che resto in carica. Scusatemi, non sapevo che erano feste. Il Regno unito sta trionfalmente guidando il mondo anche nella lotta contro Putin e nella difesa dell’Ucraina: suvvia lasciatemi lavorare. È il distillato dell’ennesima apologia di Boris Johnson, ieri per la prima volta davanti al parlamento dopo aver ricevuto, la settimana scorsa, la multa della polizia per le festicciole plurime a Downing Street durante il lockdown del giugno 2020. E finora un solo deputato, Mark Harper, ha rotto il muro di omertà impastata a realismo eretto attorno a questo premier, annunciando di aver spedito la lettera...

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