Alias Domenica
Chimera, un auspicio etrusco per i Medici
Chimera di Arezzo 15 novembre 1553, Arezzo: dalla terra rimossa per costruire un nuovo bastione a difesa della città, spuntò uno strano leone di bronzo, finemente eseguito, feroce nell’aspetto. Cosimo I lo volle sùbito a Firenze
Arezzo, Chimera, 400 a.C. ca., Firenze, Museo Archeologico Nazionale, foto da: R. Bianchi Bandinelli, A. Giuliano, Etruschi e Italici prima del dominio di Roma, Rizzoli, 1985
Chimera di Arezzo 15 novembre 1553, Arezzo: dalla terra rimossa per costruire un nuovo bastione a difesa della città, spuntò uno strano leone di bronzo, finemente eseguito, feroce nell’aspetto. Cosimo I lo volle sùbito a Firenze
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 22 agosto 2021
Era d’inverno. Ad Arezzo, vicino a Porta San Lorentino, si lavorava alacremente per costruire un bastione nella cinta, parte del piano difensivo della città voluto da Cosimo I de’ Medici. Dalla terra bruna rimossa in gran quantità dagli uomini al servizio del Duca, apparve il bagliore spento, per il secolare seppellimento, di un bronzo dall’aspetto multiforme. Memorabile fu la sua visione inattesa ed è da immaginare che forte dovette essere l’emozione dei lavoratori appena sentirono il primo suono degli strumenti di scavo contro il metallo della pelle di un animale ferito, un animale mostruoso, dalla bellezza terribilmente ipnotica. «Si trattava...