Alias Domenica
Chinol, quella monografia nel dibattito “poesia o idee?”
Speciale P. B. Shelley: la fortuna italiana, da Cecchi a Rognoni 1951, Neri Pozza pubblica ‘P. B. Shelley’ di un giovane anglista, che non sfugge all’occhio di Montale; Elio Chinol non si fece intimidire dal platonismo di Shelley e dai giudizi negativi di Eliot & C.
Alfred Clint, Ritratto di Shelley, postumo, dal dipinto di Amelia Curran,1819, Londra, National Portrait Gallery.
Speciale P. B. Shelley: la fortuna italiana, da Cecchi a Rognoni 1951, Neri Pozza pubblica ‘P. B. Shelley’ di un giovane anglista, che non sfugge all’occhio di Montale; Elio Chinol non si fece intimidire dal platonismo di Shelley e dai giudizi negativi di Eliot & C.
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 26 agosto 2018
“Si può ammirare una poesia di cui non si accettano le idee? Sì, rispondono da tempo immemorabile gli studiosi italiani”. Così scriveva Montale nel 1951 in una recensione al volume P. B. Shelley di Elio Chinol, riassumendo, subito dopo, le controverse opinioni (sì/no) sul dibattuto problema ‘Shelley poeta’, opinioni formulate da una élite di letterati e critici inglesi, che includeva Matthew Arnold e I. A. Richards, T. S. Eliot e F. R. Leavis, C. S. Lewis e Herbert Read. A dirla in breve, si distingueva, con maggiore o minore adesione, sulla possibile convivenza di “credenza emotiva” – quella che si...