Visioni
«Chirurgia e identità» secondo Ethan Coen
Festa del cinema di Roma Incontro con il regista americano che parla del suo lavoro insieme al fratello Joel: « Non conta quanto sia orribile ciò che accade nei film: in realtà può sempre far ridere»
Ethan Coen a destra con il fratello Joel
Festa del cinema di Roma Incontro con il regista americano che parla del suo lavoro insieme al fratello Joel: « Non conta quanto sia orribile ciò che accade nei film: in realtà può sempre far ridere»
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 18 ottobre 2019
Giovanna BrancaROMA
Invitato alla Festa del cinema di Roma per parlare di scrittura per il cinema, Ethan Coen ha accettato – spiega Antonio Monda – a un patto: poter parlare d’altro. E al pubblico dell’Auditorium si presenta così con una selezione di sequenze provenienti non dai film realizzati con il fratello Joel ma da altri: da Steve lo sfregiato (1948) di Steve Sekely a Operazione diabolica (1966) di John Frankenheimer. Nello specifico sono scene di chirurgia: «Le trovo un meraviglioso espediente narrativo – spiega Coen – specialmente negli anni 50 e 60 quando erano il motore di trame assurde, in cui si...