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Chiunque governerà non archivi verità e giustizia per Giulio
Regeni Con la scomparsa della politica estera e del mondo dalla campagna elettorale italiana, la speranza è che chiunque sia a sedere a Palazzo Chigi e alla Farnesina faccia capire alle autorità egiziane che fino a che i colpevoli della barbara uccisione del nostro giovane concittadino non saranno processati non potrà essere business as usual
Il volto di Giulio Regeni durante una protesta in Egitto
Regeni Con la scomparsa della politica estera e del mondo dalla campagna elettorale italiana, la speranza è che chiunque sia a sedere a Palazzo Chigi e alla Farnesina faccia capire alle autorità egiziane che fino a che i colpevoli della barbara uccisione del nostro giovane concittadino non saranno processati non potrà essere business as usual
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 14 marzo 2018
Sono passati sei mesi dal ritorno dell’ambasciatore italiano al Cairo (sette dall’annuncio, dato la sera del 14 agosto, che le relazioni diplomatiche con l’Egitto sarebbero riprese a pieno titolo) e mai come ora il rischio che la tragica vicenda di Giulio Regeni sia archiviata, che diventi una questione di memoria senza passare dalla verità e dalla giustizia, è un rischio reale. A renderlo tale contribuiscono sia la situazione italiana sia quella egiziana. Dell’impegno delle istituzioni italiane a ottenere verità e giustizia per Giulio non si è parlato nella campagna elettorale che, d’altra parte, del resto del mondo si è accorta...