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Ci hanno messo la firma

Ci hanno messo la firma

Giulio Regeni Abbiamo chiesto al governo italiano di non procedere alla nomina dell’ambasciatore in Egitto fino a quando non si concretizzi una cooperazione giudiziaria degna di questo nome

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 9 settembre 2016
Patrizio Gonnellaegitto/italia/roma
«Naturalmente, non possono essere lettere semplici, perché non devono uccidere subito, ma nello spazio di dodici ore circa: il punto culminante, viene calcolato per la sesta ora. Ogni lettera deve essere circondata da una quantità di arabeschi: le lettere disegnano come una fascia sottile intorno al corpo, il resto è destinato agli arabeschi». Le torture subite da Giulio Regeni ci rimandano alla macchina che l’ufficiale descrive all’esploratore nella Colonia penale di Franz Kafka. Giulio Regeni ha visto il proprio corpo straziato dall’incisione di lettere come nella macchina della Colonia penale. Franz Kafka scrisse il racconto nel 1914. Nel caso di...

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