Politica

Cie, il fallimento dei lager all’italiana

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Immigrazione Quindici anni dopo, la politica si interroga sui Centri di identificazione per immigrati senza permesso di soggiorno. Inaugurati dalla legge Turco-Napolitano nel 1998, e via via peggiorati dai governi di Berlusconi, rappresentano la più palese e sottaciuta violazione dei diritti umani in Italia

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 24 dicembre 2013
Quindici anni. Tanto ci ha messo l’esperienza concentrazionaria più disumana del nostro paese a scuotere le coscienze di qualche politico ed a guadagnarsi il disonore delle prime pagine dei giornali. Tanto che i Centri di Identificazione ed Espulsione (Cie) potrebbero anche essere giunti al capolinea, per un tardivo sussulto antirazzista e soprattutto perché sono finiti anche i soldi per gestire queste prigioni per stranieri che non hanno commesso alcun reato. Del resto il fallimento totale dell’esperimento è sotto gli occhi di qualunque osservatore anche imparziale: solo il 40% delle persone espulse lascia effettivamente il paese. Nel 2012 (ultimo rilevamento effettuato)...

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