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Cina, Xi Jinping «ad libitum». E per gli eredi un futuro oscuro
Cina Di fatto la prossima generazione di leader cinesi, la sesta, considerando che Xi Jinping fa parte della quinta, è stata completamente falciata. Inoltre questa mossa stabilisce una regola costituzionale, che quindi vale per tutti: anche per chi, chissà quando, succederà a Xi Jinping
Il presidente Xi Jinping in un cartellone pubblicitario in Cina
Cina Di fatto la prossima generazione di leader cinesi, la sesta, considerando che Xi Jinping fa parte della quinta, è stata completamente falciata. Inoltre questa mossa stabilisce una regola costituzionale, che quindi vale per tutti: anche per chi, chissà quando, succederà a Xi Jinping
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 27 febbraio 2018
Ieri il Comitato centrale del Partito comunista cinese ha deciso di rimuovere il limite a due mandati per la carica di presidente e di vice presidente della Repubblica popolare, sancito dall’articolo 79 della Costituzione. In questo modo Xi potrà estendere il suo dominio La scelta del partito, in pratica, consentirà a Xi Jinping – com’era prevedibile – di potere rimanere in carica più dei dieci anni canonici, quando nel 2023 scadrà il suo doppio mandato di dieci anni. Questo limite fu voluto nell’era post-Mao da Deng Xiaoping proprio per evitare fenomeni di dominio «rischiosi», ovvero «l’eccessiva concentrazione di potere suscettibile...