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Cinéma du Réel, nuovi linguaggi su macerie e fantasmi coloniali

Cinéma du Réel, nuovi linguaggi su macerie e fantasmi colonialiDa «Navigators» di Noah Teichner

Festival Alcuni prelievi dalla 44° edizione della kermesse parigina, che esalta il cinema come arte di dar corpo ai fantasmi, per proporre allo sguardo gli spettri della storia

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 19 marzo 2022
Fare a pezzi il documentario. E quei pezzi ricomporli poi in una forma imprevista, tutta da inventare. Giocare con i generi, trasformare i corpi in personaggi e poi smascherarli, lasciar collidere il linguaggio con la realtà che muta perché possa emergere qualcosa di nuovo che forse è il reale. La finzione si fa sempre più spazio sugli schermi del 44° Cinéma du Réel di Parigi, si insinua entro le maglie del documentario fino a farlo esplodere, costringendolo a scoprire le carte, a raccontare il suo farsi, a spingere lo sguardo oltre il velo illusorio del «così vanno le cose, così...

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