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Cinema italiano, se il botteghino piange
Ri-mediamo La vecchia macchina è alquanto arrugginita, stretta com’è tra le chiusure delle sale di prossimità e i nodi della distribuzione, concentrati in tenaci e possessive mani
Ri-mediamo La vecchia macchina è alquanto arrugginita, stretta com’è tra le chiusure delle sale di prossimità e i nodi della distribuzione, concentrati in tenaci e possessive mani
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 24 gennaio 2018
Malgrado due prestigiose nomination per l’Oscar come Luca Guadagnino per il miglior film (Chiamami col tuo nome) e Alessandra Querzola per l’arredamento (Blade Runner 2049), il cinema italiano continua ad arrancare pericolosamente. Il dato clamoroso è stato quello del calo vertiginoso degli incassi delle opere italiane in sala: – 46,3% rispetto al 2016, in confronto al «solo» – 11,6% sul totale. Ora, tra Verdone e Albanese, forse va un po’ meglio. Tuttavia, senza tornare sul commento di cifre così evidenti, è bene chiarire che ciò che accade non è una novità. Se si fa eccezione per i casi eclatanti (in...