Alias
Cinema ritrovato, la storia delle storie
Festival Tutti i miracoli di una strana edizione carbonara della kermesse bolognese
Diahann Carroll in «Claudine» di John Berry, 1974
Festival Tutti i miracoli di una strana edizione carbonara della kermesse bolognese
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 5 settembre 2020
Giuliana MuscioBOLOGNA
Occasioni come «Cinema ritrovato» dimostrano che la storia del cinema italiano è tutta da riscrivere, appesantita com’è da pregiudizi estetici e ideologici che premiano l’Arte, l’Impegno, il Realismo e la Letteratura, e snobbano i prodotti della cultura popolare, come i film con forzuti, amazzoni e principesse veneziane erculee, come Astrea. In un geniale programma di frammenti curato da Andrea Meneghelli, troviamo una Francesca Bertini dei primissimi anni (1913, prima di Assunta Spina) fresca, spontanea e luminosa, che fuma con impaccio ma con l’aria della donna vissuta in Idolo infranto diretto da Ghione, tra ambienti di un’eleganza misurata, in un melodramma...