Internazionale
Cinque operai cinesi sequestrati nella miniera d’oro della discordia
Repubblica democratica del Congo Nel Kivu milizie fuori controllo e disastri ambientali causati dalle politiche estrattive. Le attività contestate società di Pechino Bayond Mining. Il presidente Tshisekedi tenta la stretta sulle licenze
Chengtun Mining Group, uno dei gruppi cinesi più attivi nell'estrazione di cobalto nell'est della Repubblica democratica del Congo – Ap
Repubblica democratica del Congo Nel Kivu milizie fuori controllo e disastri ambientali causati dalle politiche estrattive. Le attività contestate società di Pechino Bayond Mining. Il presidente Tshisekedi tenta la stretta sulle licenze
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 23 novembre 2021
Cinque operai di nazionalità cinese sono stati rapiti nel corso di un attacco armato a una miniera d’oro nella provincia del Kivu del Sud, nella Repubblica democratica del Congo (Rdc). È stata l’ambasciata cinese di Kinshasa a dare la notizia del sequestro, avvenuto in un sito minerario dato in concessione a una società di Pechino, la Bayond Mining, in località Mukera, nel territorio di Fizi. Un gruppo di uomini armati avrebbe attaccato la miniera nel cuore della notte, uccidendo un poliziotto congolese e ferendone un secondo. La società cinese ha iniziato l’estrazione da pochi mesi, ma non senza problemi legati...