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Ciò che resta del Giorno della Memoria nell’età dell’indistinzione
Scenario Una sfida ben espressa dalla risoluzione del Parlamento Ue che riconfigura sotto la categoria dei «totalitarismi» le molteplici vicende che portarono alla guerra e allo sterminio degli ebrei
Un’opera dell’artista polacco Igor Mitoraj ad Agrigento
Scenario Una sfida ben espressa dalla risoluzione del Parlamento Ue che riconfigura sotto la categoria dei «totalitarismi» le molteplici vicende che portarono alla guerra e allo sterminio degli ebrei
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 27 gennaio 2020
Ad oramai quasi vent’anni dalla sua istituzione il Giorno della Memoria registra le sue anchilosità, manifestando limiti e difficoltà in parte prevedibili ed in parte inediti. Non c’è solo la stanchezza da ripetizione ma anche il rischio di una cristallizzazione di modalità e contenuti, destinati quindi a distanziare piuttosto che ad avvicinare. Ma i veri temi di una riflessione collettiva di merito debbono confrontarsi con l’intera partita delle prassi della memoria che i paesi occidentali, ed in particolare quelli europei, in questi ultimi tre decenni hanno fatto propria. Non meno che con le trasformazioni politiche che stanno caratterizzando l’intero Continente,...