Cultura

Città indesiderabili come dispositivi che assimilano per esclusione

Città indesiderabili come dispositivi che assimilano per esclusione

SCAFFALE «Corpi e recinti. Estetica ed economia politica del decoro», di Pierpaolo Ascari per ombre corte

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 1 febbraio 2020
La miseria dà spettacolo. Il suo allontanamento, anche coatto, è parte dello spettacolo attorno al quale si riunisce una popolazione alienata, isolata, indebolita, stanca, se non impaurita. All’opera è quella che il geografo Neil Smith ha chiamato, negli anni ‘90 del secolo scorso, la città revanscista, ossia una città che richiede e attiva politiche di pulizia spaziale per allontanare le condizioni e le figure sociali del disordine: gli intollerabili, gli inappropriati, emblematicamente rappresentati dalle persone che vivono per strada, senzatetto. SIAMO NELL’ORDINE, estetico oltre che sociale e politico, della città punitiva, la quale costruisce recinzioni e, insieme, asseconda il risentimento....

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