Internazionale
Cittadinanza agli arabo israeliani, un favore non un diritto
Israele La provocazione di Sawsan Zaher, avvocato del centro legale Ad0alah, dopo la revoca della cittadinanza ad Alaa Zayud, già condannato a 25 anni per un attacco nel 2015 in cui rimasero ferite quattro persone. «E' la prima volta che accade ed è un precedente molto pericoloso»
Alaa Zayud
Israele La provocazione di Sawsan Zaher, avvocato del centro legale Ad0alah, dopo la revoca della cittadinanza ad Alaa Zayud, già condannato a 25 anni per un attacco nel 2015 in cui rimasero ferite quattro persone. «E' la prima volta che accade ed è un precedente molto pericoloso»
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 9 agosto 2017
Michele GiorgioGERUSALEMME
È passata senza fare rumore la revoca, decisa il 6 agosto dal Tribunale di Haifa, della cittadinanza ad Alaa Zayud, 22enne arabo israeliano – palestinese con passaporto israeliano -, condannato a 25 anni per aver attaccato e ferito, due anni fa, quattro israeliani. «Eppure è la prima volta che accade e segna un precedente giuridico molto pericoloso» ci spiega Sawsan Zaher, avvocato di Adalah, il Centro per l’assistenza legale alla minoranza araba in Israele. «La cittadinanza è un diritto fondamentale che non può essere alienato – aggiunge Zaher – Alaa Zayud se perderà l’appello diventerà un apolide per decisione dello...