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Claudio Lolli, zingaro felice

Claudio Lolli, zingaro feliceClaudio Lolli

Il cantautore bolognese, scomparso la scorsa settimana, è stato testimone e protagonista di un periodo di grande impegno e mutamenti sociali. Un ricordo Le sue canzoni e i suoi album hanno raccontato al meglio gli anni Settanta. Da "Vecchia piccola borghesia" a "Aspettando Godot"

Claudio Lolli ha scritto una pagina indelebile nel contesto di una canzone d’autore che travalica l’angusto perimetro della provincia per sublimarsi nel tessuto della grande letteratura. Nessuna scuola – stiamo parlando qui di quella «bolognese» – nasce con finalità didattiche ma sono essi stessi, i protagonisti, ad indicare con i loro versi modi comportamentali. Le tematiche dei suoi componimenti si rifacevano in qualche modo all’esistenzialismo, essendo comunque onnipresente nella sua opera quella critica marxista cui è informato il peregrinare dell’uomo, parlandone in termini di morte, di sofferenza, di prospettive (da dove veniamo, dove siamo diretti). È attraverso il padre inteso...

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