Claudio Sabattini, esercizi di democrazia
Cultura

Claudio Sabattini, esercizi di democrazia

Claudio Sabattini, Segretario della Fiom, davanti ai cancelli della Fiat di Pratola Serra (Avellino) in sciopero (19 gennaio 2001) – Roberto Canò

TEMPI PRESENTI «Il sindacalista», un volume di Gabriele Polo edito da Castelvecchi. Intellettuale bolognese, di famiglia proletaria, è stato protagonista della Fiom fin dagli anni Settanta. Il volume riesce a descrivere la grandezza di un personaggio spesso troppo avanti rispetto alla storia per essere compreso appieno dai contemporanei. Percepisce prima di tutti il vento del ’68 fondando la Suc, sezione universitaria comunista dedicata a Giaime Pintor. Troppo ingraiano, rompe con il Pci e sceglie il sindacato

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 13 aprile 2022
A quasi vent’anni dalla scomparsa, un’aurea di rispetto, ammirazione, quasi di misticismo continua ad avvolgere la figura di Claudio Sabattini. Non solo dentro la Fiom, il sindacato dei metalmeccanici che ha plasmato facendolo diventare quasi una «quarta confederazione», ancora oggi forte della sua autonomia, indipendenza e visione generale. A spiegare il perché del rapporto di amore fra un intellettuale bolognese proveniente da una famiglia partigiana e proletaria e i milioni di metallurgici che dagli anni settanta con lui hanno preso coscienza della propria forza e indipendenza oggi arriva il libro di Gabriele Polo, ex direttore del manifesto, chiamato semplicemente Il...

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