Alias Domenica

Clemens Meyer, l’urlo degli sbandati

Clemens Meyer, l’urlo degli sbandati

Tedeschi "selvaggi" Lo scrittore tedesco avvolge una sequenza di scene violente, tese, ripugnanti, intorno allo scheletro di un pregevole e shoccante romanzo di formazione: «Eravamo dei grandissimi», da Keller

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 18 dicembre 2016
«Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno in testa – scriveva Kafka, diciannovenne, all’amico Oskar Pollak – che lo leggiamo a fare?». Ogni letteratura dello choc, da Poe e Baudelaire fino ai loro ultimi eredi e diseredati, condivide esplicitamente o implicitamente questa domanda e la inalbera contro ogni compiaciuto ottimismo, contro ogni desiderio inappagabile di tregua, di pace, di serenità. Non per nulla gli scrittori dello choc offrono sempre, di sé, un’immagine selvaggia, barbarica, irriducibile. Sono ribelli della civilizzazione e tocca a loro il compito di preservare la coscienza dei pericoli che si annidano dietro le...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi