Italia
Cleprin, brucia simbolo della lotta alla camorra
Caserta Giovedì notte l’incendio, perché Franco Beneduce e Antonio Picascia non hanno mai ceduto al clan degli Esposito. Produzioni d’eccellenza con una rete di impegno sociale
Le eloquenti immagini dell’incendio intimidatorio ai danni della Cleprin nel Casertano – Mauro Pagnano
Caserta Giovedì notte l’incendio, perché Franco Beneduce e Antonio Picascia non hanno mai ceduto al clan degli Esposito. Produzioni d’eccellenza con una rete di impegno sociale
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 26 luglio 2015
Adriana PolliceCASERTA
Giovedì intorno all’una e mezza di notte si sono sentiti gli scoppi: le fiamme e una densa colonna di fumo nero hanno avvolto la Cleprin, azienda chimica (con certificato etico) del Casertano con 40 dipendenti, che realizza saponi industriali e per la casa in località Casamare, tra i Comuni di Sessa Aurunca e Cellole. Due milioni di danni, probabilmente frutto di un atto doloso. L’azienda fa ricerca e sviluppo in collaborazione con l’Università di Salerno: i suoi detergenti sono a basso impatto ambientale; una linea è dedicata ai prodotti ecologici distribuiti anche attraverso «Il Pacco alla Camorra», cioè la confezione...