Internazionale
Clessidra Saharawi
Reportage Nel deserto dell’Hammada 200mila rifugiati vivono in un’area a «sovranità temporanea». Ceduta da Algeri al governo saharawi in esilio. Tra guerra e diplomazia, prevale l’attesa
Algeria, campi profughi saharawi. Khalia e Sid Brahim giocano su una carcassa di macchina foto di Renato Ferrantini
Reportage Nel deserto dell’Hammada 200mila rifugiati vivono in un’area a «sovranità temporanea». Ceduta da Algeri al governo saharawi in esilio. Tra guerra e diplomazia, prevale l’attesa
Pubblicato più di un anno faEdizione del 11 maggio 2023
Renato FerrantiniTINDOUF (ALGERIA)
Sono le sei del mattino fuori dall’aeroporto di Tindouf, l’ultimo avamposto territoriale dello stato algerino, a poca distanza da Marocco e Mauritania. Dopo due giorni di mancati atterraggi per le condizioni climatiche avverse in un giorno qualsiasi di febbraio il vento è cessato. Azma, originario del villaggio di Dakhla, nei territori occupati, ha combattuto per 15 anni contro il governo di Rabat. Ora è fa da autista in una notte insolitamente fredda, gli occhi intensi nel buio a mo’ di segnale della determinazione del suo popolo. UNA COLONNA DI JEEP dei lontani anni Ottanta procede verso la frontiera saharawi, la...