Italia
Clima e ricerca pubblica, le emergenze di un premio Nobel
Intervista al fisico Giorgio Parisi Gli studi sulla complessità, il debito nei confronti di Amaldi e Cabibbo, le nuove sfide per l’umanità e una scommessa: «Sul clima e sui finanziamenti alla ricerca dovranno ascoltarmi»
25 ottobre 2008, la lezione di fisica di Giorgio Parisi in piazza Montecitorio contro la riforma Gelmini – Lapresse
Intervista al fisico Giorgio Parisi Gli studi sulla complessità, il debito nei confronti di Amaldi e Cabibbo, le nuove sfide per l’umanità e una scommessa: «Sul clima e sui finanziamenti alla ricerca dovranno ascoltarmi»
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 7 ottobre 2021
Il giorno dopo il Nobel, Giorgio Parisi non ha ancora trovato il tempo e la tranquillità per leggere con attenzione il lungo documento che dettaglia le motivazioni scientifiche dell’assegnazione del premio. A differenza di altri premiati, il comitato di Stoccolma aveva l’imbarazzo della scelta: i campi della fisica in cui Parisi ha saputo dare contributi decisivi sono numerosi e diversi. È il vantaggio dei fisici teorici a cui spesso, per realizzare una scoperta o sviluppare una nuova teoria, bastano una penna e un foglio di carta. Al massimo un computer. Oltre, ovviamente, a un cervello fuori dal comune. Anche le...