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Cocoricò, le persone e le «droghe»

Fuoriluogo Istituzioni, società, mondo adulto in genere, se volessero riappropriarsi del loro giusto ruolo di riferimento e supporto, anziché individuare il male assoluto nelle «droghe», potrebbero partire delle persone - e non dalle sostanze che usano - informandole oggettivamente sugli effetti diretti e collaterali: uno strumento utile è l’analisi delle sostanze – che si fa in molti paesi europei - per restituire ai consumatori dati corretti sui principi attivi contenuti.

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 12 agosto 2015
In una notte di metà luglio un’ipertemia maligna si è portata via Lamberto L. mentre ballava al Cocoricò di Riccione. Aveva assunto MDMA. La morte di un ragazzo di 16 anni è un lutto inaccettabile non solo per i suoi famigliari, per i suoi amici, ma per tutta la società; inevitabile interrogarsi sulla catena degli eventi che l’ha provocato, e magari cercare un colpevole che possa catalizzare il senso di fallimento collettivo. La tentazione delle semplificazioni è fortissima: chiudiamo «il luogo della perdizione», avremo la sensazione di aver reagito, trovato e punito il colpevole e diminuito il nostro senso di...

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