Politica
Colle ignorato, si riparte da zero
Legge elettorale Alla camera il Pd decide di affossare il (suo) Italicum e prende retempo con un nuovo Mattarellum. Renzi con le desistenze tenta centristi e Mdp. Ma intanto si tiene stretto il sistema che c’è, che il capo dello stato ha invitato invano a cambiare in fretta
Matteo Renzi con Sergio Mattarella
Legge elettorale Alla camera il Pd decide di affossare il (suo) Italicum e prende retempo con un nuovo Mattarellum. Renzi con le desistenze tenta centristi e Mdp. Ma intanto si tiene stretto il sistema che c’è, che il capo dello stato ha invitato invano a cambiare in fretta
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 16 maggio 2017
Due passi indietro per farne uno avanti. È Lenin rovesciato, ma il risultato della tattica Pd alla camera è lo stesso: la legge elettorale procede in retromarcia. Oggi il partito che più di tutti giura di volere un nuovo sistema di voto, che aveva lasciato agli altri l’onere della proposta – «sono disponibile al Mattarellum, all’Italicum, alla proposta dei Cinque Stelle, di Forza Italia, della Lega, ci facciano una proposta e noi la votiamo», aveva promesso Renzi in tv – dirà no alla proposta del relatore Mazziotti in prima commissione, sostenuta anche da M5S e Forza Italia. La ucciderà sul...