Cultura

Collegno negli anni Trenta, l’internamento e altri teatri dell’orrore

Collegno negli anni Trenta, l’internamento e altri teatri dell’orroreAnni 70, interno dell'ospedale psichiatrico di Collegno ora parcheggio di Piazzale Avis – (Archivio fotografico del Comune di Collegno)

SCAFFALE «Il Caso di G. La patologizzazione dell'omosessualità nell'Italia fascista», di Gabriella Romano per Ets

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 9 giugno 2020
Il fascismo ha utilizzato i manicomi come mezzo di repressione dell‘invisa omosessualità? L’interrogativo non ha ancora trovato una risposta organica nella pur ampia e rinnovata storiografia italiana sull’internamento psichiatrico; eppure si profila una riflessione ben più interessante di un banale sì o no alla domanda posta. Gabriella Romano ( autrice tra l’altro del fortunato Il mio nome è Lucy: l’Italia del XX secolo nei ricordi di una transessuale, Donzelli) ha preso in esame il caso di un uomo internato nel 1928 per tendenze omosessuali nel manicomio di Collegno. Il Caso di G. La patologizzazione dell’omosessualità nell’Italia fascista (Ets, pp. 124,...

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