Come decostruire luoghi comuni e pregiudizi sedimentati nel tempo
Un volume collettaneo «L’ebreo inventato» a cura di Saul Meghnagi e Raffaella Di Castro, per Giuntina. Alle semplificazioni che propongono «un ebreo immaginario» non basta opporre strumenti conoscitivi e argomentazioni, ma bisogna - sostengono i curatori - «avere un metodo». Si tratta di individuarne la concatenazione concettuale per poi troncarla: «occorre cioè, dietro l’apparente coerenza e fissità dei suoi “sillogismi” riportare alla luce le contraddizioni, le complessità e le trasformazioni dei fenomeni»
Un volume collettaneo «L’ebreo inventato» a cura di Saul Meghnagi e Raffaella Di Castro, per Giuntina. Alle semplificazioni che propongono «un ebreo immaginario» non basta opporre strumenti conoscitivi e argomentazioni, ma bisogna - sostengono i curatori - «avere un metodo». Si tratta di individuarne la concatenazione concettuale per poi troncarla: «occorre cioè, dietro l’apparente coerenza e fissità dei suoi “sillogismi” riportare alla luce le contraddizioni, le complessità e le trasformazioni dei fenomeni»