Cultura
Come esportare la letteratura romena grazie ai traduttori
Intervista A colloquio con Lucian Dan Teodorovici, fra gli ideatori del festival Filit, in corso a Iasi fino a domenica prossima. «La traduzione è una parte essenziale, è il veicolo più importante dell'universalità di un libro»
Intervista A colloquio con Lucian Dan Teodorovici, fra gli ideatori del festival Filit, in corso a Iasi fino a domenica prossima. «La traduzione è una parte essenziale, è il veicolo più importante dell'universalità di un libro»
Pubblicato 29 giorni faEdizione del 24 ottobre 2024
Come per tutti i festival letterari, anche la lista degli ospiti di Filit, in corso a Iasi, in Romania, fino a domenica, è lunga (tra gli altri, quest’anno, Abdulrazak Gurnah, Colm Tóibín, Pascal Bruckner, Philippe Claudel). Ma l’aspetto forse più originale della rassegna è il peso dato alla «T» finale della sua sigla, che sta per «traduzione». Ce ne ha parlato alla vigilia del festival Lucian Dan Teodorovici, ideatore di Filit nel 2013 con Dan Lungu e Florin Lazarescu, e noto – oltre che come autore – per la collana Ego.Proza da lui diretta per la sigla Polirom. Perché l’accento...