Italia
Come i medici di Cuba sono arrivati in Italia
Diario di confino La storia della Brigada Henry Reeve è iniziata nel 2005 per offrire sostegno agli stati Usa devastati dall’uragano Katrina. Da allora migliaia di sanitari sono intervenuti in disastri e gravi epidemie, dall’ebola in Sierra Leone, Liberia e Guinea, al colera ad Haiti, fino ai terremoti in Pakistan e Guatemala
Arrivo dei medici cubani che verranno impiegati nell’ospedale da campo a Crema – Ap
Diario di confino La storia della Brigada Henry Reeve è iniziata nel 2005 per offrire sostegno agli stati Usa devastati dall’uragano Katrina. Da allora migliaia di sanitari sono intervenuti in disastri e gravi epidemie, dall’ebola in Sierra Leone, Liberia e Guinea, al colera ad Haiti, fino ai terremoti in Pakistan e Guatemala
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 22 aprile 2020
Sono 91 i medici e infermieri cubani arrivati prima a Crema (23 marzo), poi a Torino (12 aprile) per aiutare a combattere il Covid-19. L’idea di chiamarli è stata dell’Associazione nazionale di Amicizia Italia-Cuba (Anaic) che il 6 marzo scorso ha scritto una lettera aperta al ministro della salute Roberto Speranza. Lombardia e Piemonte hanno subito aderito. Dietro queste unità mediche che si chiamano Brigada Henry Reeve, dal nome di uno studente americano che nell’Ottocento combatté nella prima guerra di indipendenza cubana, c’è una storia iniziata nel 2005. Dopo che l’uragano Katrina devastò Louisiana, Missisipi e Alabama, Fidel Castro fondò...