Internazionale
Come la Kabul dei Talebani. E peggio della Polonia di Duda
Aborto nel mondo Le leggi degli Stati repubblicani pari a quelle in vigore in Afghanistan e in Arabia saudita. In Israele decide il comitato medico, in Siria e Yemen la famiglia. Tunisia come l’Italia. Divieto totale in 19 paesi del mondo. Ma c’è anche qualche luce, accesa dai movimenti femministi
Protesta ieri di fronte alla Corte suprema Usa – Ap/Jose Luis Magana
Aborto nel mondo Le leggi degli Stati repubblicani pari a quelle in vigore in Afghanistan e in Arabia saudita. In Israele decide il comitato medico, in Siria e Yemen la famiglia. Tunisia come l’Italia. Divieto totale in 19 paesi del mondo. Ma c’è anche qualche luce, accesa dai movimenti femministi
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 26 giugno 2022
Negli ultimi trent’anni 59 paesi hanno garantito un maggiore accesso all’aborto. Altri undici lo hanno ristretto. Tra questi, come nota Foreign Policy, ci sono i rivali di sempre degli Stati uniti: Russia, Iran e Corea del Nord. Ma a quanto pare c’è un elemento che supera confini: non è l’amore, ma il patriarcato. Il dominio maschile sul corpo e le libertà delle donne, ovunque si vada, è minimo comune denominatore di regimi più o meno democratici, dittature, autoritarismi. Non a caso il movimento femminista del nuovo millennio appare la sola forma di dissenso realmente transnazionale. Capita così che da oggi...