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Come mettere fine al mito di Salvini infallibile
Rospi e ranocchie Nel novembre del 1918 la guerra per i tedeschi era già persa. Fu il crollo dell’Impero. Le forze conservatrici ripiegarono, l’onta della firma dell’armistizio fu lasciata al governo socialdemocratico appena […]
Rospi e ranocchie Nel novembre del 1918 la guerra per i tedeschi era già persa. Fu il crollo dell’Impero. Le forze conservatrici ripiegarono, l’onta della firma dell’armistizio fu lasciata al governo socialdemocratico appena […]
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 13 agosto 2019
Nel novembre del 1918 la guerra per i tedeschi era già persa. Fu il crollo dell’Impero. Le forze conservatrici ripiegarono, l’onta della firma dell’armistizio fu lasciata al governo socialdemocratico appena entrato in carica. Dal punto di vista retorico quelle stesse forze che avevano condotto il Paese sull’orlo del baratro ordirono un’insistente propaganda imperniata sul «tradimento socialista», un discorso avvelenato che ebbe un peso fondamentale nella delegittimazione della successiva Repubblica di Weimar e che costituì la base retorica della reazione nazista. Un po’ come da noi il discorso sulla «vittoria mutilata», che accompagnò l’ascesa al potere di Mussolini. Oggi suonano esagerati...