Commenti
Come non subire il «me ne frego» della destra al governo
Per un’opposizione comune, per la possibilità di un futuro, per riscoprire le nostre parole e avviare la costruzione di una sinistra nuova. Per ripartire e tornare con «il manifesto»
/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2014/11/04/firenze renzi 126 leopolda 5 – Reuters
Per un’opposizione comune, per la possibilità di un futuro, per riscoprire le nostre parole e avviare la costruzione di una sinistra nuova. Per ripartire e tornare con «il manifesto»
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 13 novembre 2014
Fortunatamente, dopo mesi di approssimazioni e di confusione, il quadro politico italiano si è inequivocabilmente chiarito. Su di un primo versante, sappiamo ormai con assoluta certezza di essere governati da una compagine per certi versi poliforme ma, senza ombra di dubbio, complessivamente e strategicamente, di centro-destra. Che lo sia dal punto di vista delle politiche economiche e sociali (Jobs act, e quant’altro), lo hanno argomentato e dimostrato molti autorevoli commentatori, soprattutto, et pour cause, sulle colonne di questo giornale (ma, a dir la verità, non solo). Vorrei però aggiungere qualcosa in merito alle tendenze politico-culturali cui si ispira in profondità...