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Come risuona il passato

In una parola Si sprecano – ma potrebbe essere un guadagno – le considerazioni su come l’emergenza del virus ci scombina la percezione del tempo. Privati dei ritmi usuali che scandivano fino a […]

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 21 aprile 2020
Si sprecano – ma potrebbe essere un guadagno – le considerazioni su come l’emergenza del virus ci scombina la percezione del tempo. Privati dei ritmi usuali che scandivano fino a ieri le nostre vite, cerchiamo di costruircene altri. È difficile perché le nuove scansioni ritmiche faticano a consolidarsi. Un po’ come ballare un valzer lento che sul più bello si trasforma malignamente in una polka scatenata… o in un lezioso minuetto. Cambia anche il modo di percepire gli stessi fenomeni: guardiamo con occhi e gola diversi il cibo, ci ricordiamo di vecchi libri dimenticati, scopriamo quanto è bello disporre di...

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