Alias
Come scompaginare l’industria culturale
EDITORIA INDIPENDENTE E «BELLISSIMA» Che esista un'equivalenza garantita tra editoria indipendente ed editoria «di qualità» è una credenza infondata e autoconsolatoria. Quando il discorso critico non elimina il conflitto ha una forma efficace di indipendenza. Il resto è spesso esercizio vuoto e narcisistico.
EDITORIA INDIPENDENTE E «BELLISSIMA» Che esista un'equivalenza garantita tra editoria indipendente ed editoria «di qualità» è una credenza infondata e autoconsolatoria. Quando il discorso critico non elimina il conflitto ha una forma efficace di indipendenza. Il resto è spesso esercizio vuoto e narcisistico.
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 19 marzo 2016
Quanti anni sono che ne parliamo! Con toni sempre più allarmati per la loro sopravvivenza mano a mano che i processi di concentrazione avanzavano, che le economie di scala divoravano tutto. Ne è passato del tempo da quando André Schiffrin ci metteva in guardia da un’«editoria senza editori» che avrebbe cancellato ogni soggettività culturale a favore di una oggettiva, impersonale, macchina da guerra per la conquista del mercato. Alla difesa dell’indipendenza abbiamo dedicato nel corso degli anni decine di articoli, convegni, manifestazioni, fiere, presidi, petizioni. Abbiamo proposto, e a volte sperimentato, formule organizzative reti e associazioni, mentre, in ordine sparso,...